Di Ivano Rho.
Aspirare al controllo delle attività umane quotidiane, quelle più comuni, naturali e ludiche (il piacere è il grande nemico dichiarato da tutte le religioni), è l’ obiettivo comune di tutti i Ministri del Culto. Il vino, per esempio. Secondo la legge ebraica il vino deve essere Kasher, ovvero prodotto seguendo le regole previste dal rito. Quindi sotto la guida di un rabbino. I recipienti devono essere precedentemente lavati per molte ore sotto l’ acqua corrente. Non devono esservi additivi a base di caseina, infatti le norme che regolano l’ alimentazione ebraica vietano che si consumino nello stesso pasto cibi a base di carne e latticini: un vino che contenesse additivi non si potrebbe bere mangiando carne. Il vino viene pastorizzato ad una temperatura più alta del solito. La produzione viene seguita dalla raccolta fino all’ imbottigliamento. Le donne mestruate, quindi impure, sono escluse da tutto il ciclo produttivo. Tra l’ altro questi “saggi” bandirono il vino di produzione non ebraica essenzialmente per evitare i matrimoni misti, poiché il bere può portare alla socializzazione.
Sulle tavole di papi, cardinali, vescovi e fraticelli, il vino non è mai mancato, anzi. I monaci hanno sempre prodotto, e bevuto, vino, birra e distillati alcolici. Cristo in persona ha tramutato in vino l’ acqua! Nella liturgia eucaristica poi, avviene il miracolo della transustanziazione. Secondo il dogma cattolico, il pane e il vino della Messa si trasformano – non simbolicamente ma realmente! – nel corpo e nel sangue di Cristo grazie alla celebrazione eucaristica, ma solo quando il celebrante, ovviamente un sacerdote, pronuncia sottovoce la formula magica che invoca lo Spirito Santo affinché avvenga la trasformazione. La forma sostanziale o principio costitutivo è cambiato e diventato, per opera della Trinità, realmente il Corpo ed il Sangue del Signore: « con la consacrazione del pane e del vino si opera la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, nostro Signore, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del Suo Sangue” (Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1376). Miracolo! Magia!
I musulmani dal canto loro, tagliano corto, pratica a cui sono particolarmente avvezzi. Il consumo di alcol è proibito perchè così dice Maometto al quale lo ha comunicato, a lui e solo a lui, nientemeno che Allah. E ancora oggi, circa due miliardi di persone, ci credono. Questo sì, un vero miracolo.
Ivano Rho