Di Ivano Rho
Alla fine del XIX secolo John Harvey Kellogg, avventista del Settimo Giorno e inventore dei corn flakes, aveva il timore che il desiderio sessuale rendesse eterna la Caduta biblica. Kellog era tormentato dal “vizio solitario”, cioè la masturbazione, che non era soltanto una pericolosa introduzione ad altri desideri sessuali ma anche un atto che poteva condurre a un’ampia varietà di malattie degli organi sessuali, oltre che all’ epilessia e alla follia. Ma impedire alle persone di toccare i propri corpi non è per nulla semplice. Kellogg si concentrò su come fare per impedirlo a giovani e bambini. I suoi corn flakes erano quindi studiati da un punto di vista nutrizionale per sopprimere il desiderio sessuale nei giovani, ma Kellogg suggerì anche un’intera serie di misure pratiche efficaci allo scopo: mettere piccole gabbie sugli organi sessuali era un buon metodo ma, per i ragazzi, era consigliata la circoncisione: “L’ operazione deve esssere eseguita da un chirurgo senza la somministrazione dell’ anestesia, poichè il breve dolore che accompagna l’ operazione avrà un effetto benefico sulla mente, soprattutto se viene legato all’ idea di punizione, come effettivamente sarà in alcuni casi”. La ragione principale della pratica della circoncisione negli Stati Uniti durante il XIX secolo era quella di scoraggiare la masturbazione. Per la masturbazione femminile Kellogg scoprì che sfregare acido fenico puro sulla clitoride era ” un modo eccelente per dissipare l’ eccitazione anomala”, lesionando l’organo fino a cicatrizzarlo rendendolo poi insensibile. L’ idea che alcuni tipi di cibo sopprimessero la voglia sessuale e quindi la masturbazione era arrivata a Kellogg direttamente dalle sue credenze religiose della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, e che la masturbazione fosse causa di gravi malattie era una convinzione sostenuta dal mondo della medicina fino al XX secolo inoltrato.
Ivano Rho